giovedì 14 ottobre 2010

CIA, a Palermo un nuovo mercato degli agricoltori

COMUNICATO

il Consorzio produttori Isola dei Sapori inaugura domani pomeriggio a Palermo un mercato degli agricoltori al chiuso. Nel punto vendita di via Enrico Albanese per tre giorni alla settimana si alterneranno 25 produttori per promuovere, valorizzare e vendere direttamente le lo loro specialità. L’iniziativa promossa dalla Cia Sicilia e sostenuta dall’assessorato comunale alle attività produttive

Le venticinque aziende siciliane riunite nel “Consorzio dei produttori Isola dei Sapori” costituito alcuni mesi fa per iniziativa della Confederazione Italiana Agricoltori della Sicilia, inaugureranno il loro punto di vendita diretta domani, 15 ottobre alle ore 16,30 in via Enrico Albanese 62 offrendo degustazioni gratuite a tutti gli intervenuti. Nella mattinata i produttori si riuniranno in assemblea alla presenza del presidente della Cia, Carmelo Gurrieri e dell’assessore comunale alle attività produttive Felice Bruscia.

Il Consorzio promosso dalla Cia siciliana è nato con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e vendere prodotti tipici e tradizionali della Sicilia ed è il punto di approdo dell’intensa attività svolta dalla Cia e dall’associazione Turismo Verde Sicilia degli ultimi mesi. In questo periodo, infatti, è stata costruita una fitta rete di aziende che, dopo avere ripetutamente aderito alle mostre-mercato organizzate da Turismo Verde nei maggiori centri metropolitani dell’Isola e dato vita al mercato degli agricoltori di Bonagia che si svolge ogni sabato in via dell’Antilope per iniziativa della Cia siciliana.

Le venticinque aziende del Consorzio Isola dei Sapori hanno deciso di condividere percorsi comuni di valorizzazione dei loro prodotti sul mercato e di aprire un mercato degli agricoltori al chiuso che si svolgerà ogni mercoledì, giovedì e venerdì nei locali di via Enrico Albanese 62 dalle 9,00 alle 13 e dalle 16,00 alle 19,00.

Il sabato gli stessi produttori saranno presenti al mercato degli agricoltori di Palermo che si svolge in via dell’Antilope a Bonagia dalle 8,00 alle 13,00. “Inoltre - ricorda il presidente del Consorzio, Carlo Bargione - i medesimi prodotti potranno essere acquisiti anche tramite il gruppo di acquisto solidale “Isola dei sapori” a cui è possibile aderire presso la sede di via Albanese.

Palermo lì 14 ottobre 2010

mercoledì 13 ottobre 2010

SEQUESTRO VINO: COLDIRETTI, LE FRODI ALIMENTARI LIMITANO LO SVILUPPO

SEQUESTRO VINO: COLDIRETTI, LE FRODI ALIMENTARI

LIMITANO LO SVILUPPO

“In pochi giorni due operazioni delle forze dell’ordine hanno permesso di scoprire delle frodi alimentari gravissime che minano la sicurezza dei consumatori”.

E’ quanto affermano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alfredo Mulè e Giuseppe Campione, commentando positivamente il sequestro avvenuto stamane di oltre 2 milioni di litri di vino, inquinato da liquido refrigerante e con acidità molto superiore al valore massimo consentito dalla legge, da parte della Guardia di finanza in una cantina cooperativa di Castellammare del Golfo (Tp).

“Ai limoni lavati per diventare biologici sequestrati lunedì scorso nel siracusano si aggiunge il vino adulterato del trapanese – proseguono i dirigenti. Si tratta di frodi alimentari che riguardano enormi quantità di prodotti e per questo la tolleranza zero è indispensabile per ridare credibilità ad un comparto su cui gli imprenditori hanno investito”.

“Ancora una volta la Coldiretti plaude alla guardia di finanza che con un’azione capillare riesce a identificare i disonesti che con il malaffare mettono a rischio l’intero settore agricolo. I maggiori controlli richiesti sempre da Coldiretti – concludono Mulè e Campione – rappresentano la chiave vincente per ridare competitività alle aziende e garantire lo sviluppo aziendale soprattutto nelle zone e per i comparti che rappresentano il tessuto del made in Sicilia”.

martedì 12 ottobre 2010

cia, truffa con i finti limoni siciliani biologici


COMUNICATO

Palermo lì, 12 ottobre 2010

L’ennesimo atto di agropirateria scoperto a Siracusa sui limoni Igp biologici, mette a nudo un fenomeno spesso denunciato ma mai seriamente perseguito. Per la Cia siciliana questo tipo di truffe danneggia i produttori e le produzioni siciliane che con grande fatica hanno ottenuto il riconoscimento del valore e della qualità anche all’estero. La Cia annuncia la costituzione di parte civile e chiede di estendere con urgenza i controlli a tutti mercati e lungo la filiera delle transazioni commerciali

Era già accaduto a Vittoria che il pomodorino tunisino venisse spacciato per siciliano. Ieri è toccato ai limoni di Siracusa. Per la Cia siciliana, quello sventato ieri a Siracusa sui limoni argentini spacciati per Igp Siracusa e per giunta biologici, quando invece realizzati in agricoltura convenzionale, è un atto criminale verso l’agricoltura siciliana e i suoi prodotti di qualità. E che si configura non solo come truffa ai consumatori finali che hanno il diritto di conoscere la provenienza dei prodotti alimentari che portano sulle proprie tavole. I più danneggiati sono gli agricoltori perché vedono vanificato uno sforzo durato decenni per la valorizzazione territoriale delle loro produzioni e l’attenzione verso produzioni ecosostenibili e ecocompatibili, tanto richieste dai consumatori, soprattutto del Nord Europa. “Così si rischia di ledere la credibilità del settore agroalimentare siciliano”, dichiara Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia, nell’apprezzare l’operato dei Carabinieri di Rosolini e i Nas di Ragusa che hanno portato alla luce quanto denunciato da tempo dagli agricoltori, e cioè il cambio di etichetta su prodotti non locali e dalle tecniche di coltivazione e trattamento post-raccolta diverse da quelle dichiarate.

“Contro i tanti impostori che utilizzano la buona immagine dei prodotti agricoli made in Sicily, mettendo in atto tentativi di truffa ai danni dei consumatori causando danni d’immagine incalcolabili per i produttori e le produzioni isolane - dichiara Gurrieri - la Cia è pronta a costituirsi parte civile”.

“Il contrasto delle frodi e dell’agropirateria – sottolinea il presidente regionale della Cia - passa per l’estensione dei controlli a tutti i mercati e lungo la filiera della transazione commerciale, per questo da tempo la Cia ha chiesto azioni di tutela dei produttori e dei consumatori e di insediare una cabina di regia che coinvolga tutte le autorità preposte ai controlli nei punti di accesso dell’Isola”.

giallo: il neo assessore D'ANTRASSI ha una cattedra universitaria?


POLITICA, PARTE MALE LA SQUADRA LOMBARDO. GIALLO: PER IL NEO ASSESSORE ALL’ AGRICOLTURA CI SI INVENTA ANCHE UNA CATTEDRA UNIVERSITARIA INESISTENTE

“ La giunta del Lombardo quater era stata appena presentata che le agenzie di tutta Italia battevano nomi e ruoli, molte anche ex incarichi e vicinanze politiche. Ma ecco che salta all’occhio di alcuni un’incongruenza. E il mensile regionale AGRISICILIA, guidato da Massimo Mirabella, non puo’ non verificare fonti e dati sul proprio assessore di competenza. Il dott. Elio D’antrassi viene presentato, a voce, (non esistono infatti documenti scritti che lo provano, men che meno il Curriculum dello stesso neo assessore caricato di tutta premura sul sito dell’assessorato regionale competente) come esperto di commercializzazione dei prodotti agroalimentari e docente (da tempo, scriveranno pure alcuni giornali il giorno dopo) all’Universita’ di Verona.

A saltare subito all’occhio dei redattori del mensile del sistema agricolo siciliano AGRISICILIA che sul numero in uscita traccia un primo profilo dell’assessore, sono due dettagli:

1) la laurea in filosofia del neo assessore (quando la testata di settore ha piu’ volte fatto presente che dopo una sfilza di avvocati (Cimino e Bufardeci solo per citare gli ultimi due) fosse corretto scegliere un agronomo per quel delicato incarico

2) la cattedra all’Universita di Verona tanto osannata e tanto ripresa da agenzie, blog, quotidiani e lanci radio, di fatto non esiste.”

E’ questa l’anticipazione di cio’ che i lettori troveranno nel profilo del nuovo assessore che verra’ presentato a breve sul numero in uscita del mensile siciliano AGRISICILIA e che qui si intende solo accennare.

“Sentita l’Universita’ di Verona e facendo con loro una ricerca si scopre che negli ultimi 21 anni mai nessun dott. Elio D’Antrassi abbia preso parte ai lavori didattici della stessa. E con nessun ruolo. Inoltre non esiste corso di laurea in Agraria presso la stessa Universita’. Che ci sia stata voglia di far figurare una giunta tanto tecnica da spazzar via ogni dubbio sulla sua nomina e’ comprensibile, ma arrivare ad inventare una cattedra inesistente questo no!

Elio D’Antrassi, dalle ricerche svolte da Agrisicilia, e’, al momento, socio della FOX-FRUTTA srl, con sede si a Verona, ma presso il mercato ortofrutticolo, e per la precisione presso lo stand 82. Inoltre e’ presidente, scelto a suo tempo proprio da Lombardo presidente della Provincia di Catania, di “Il Sole dell'Etna” una società di capitale per azioni posseduta attualmente al 70% dalla Provincia Regionale di Catania e al 30% da un gruppo di investitori legati all'agricoltura.

Siamo sicuri a questo punto che anche senza tirar in ballo cattedre il dott. D’Antrassi sapra’ far decollare l’agricoltura siciliana. A lui gli auguri di AGRISICILIA.

al via la sezione di agrisicilia per i lanci e per i comunicati stampa


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