giovedì 25 novembre 2010

DIREZIONE REGIONALE DELLA CIA: UN TAVOLO DI LAVORO PER DISCUTERE GLI INTERVENTI URGENTI

Palermo, 25 Novembre 2010 - Allestito nella mattinata di oggi un tavolo di lavoro e discussione all'interno della sede di Palermo della Confederazione Italiana Agricoltori. «Lo stato di precarietà del governo regionale, l’aver cambiato 4 assessori regionali all’agricoltura in due anni e mezzo e l’aver annunciato grandi riforme e cambiamenti che non sono avvenuti, contribuiscono ad indebolire la fiducia degli agricoltori nei confronti delle istituzioni regionali e ad appesantire il settore con inefficienze, sprechi e distrazioni di risorse». A dirlo è il presidente della Cia siciliana, Carmelo Gurrieri, durante l’incontro della Direzione regionale Cia, Confederazione Italiana Agricoltori di Sicilia, riunitasi oggi per discutere le varie problematiche che incidono sull’agricoltura siciliana, “figlia della crisi della politica regionale”.

Su proposta del presidente, si è deciso di promuovere un tavolo di confronto regionale tra le rappresentanze della filiera agroalimentare e le associazioni del commercio, dell’artigianato e dell’industria alimentare, per studiare una strategia di valorizzazione del prodotto siciliano, a partire dal mercato regionale dove solo il 27% dei consumi è rappresentato da produzioni isolane.

Tra le priorità discusse oggi dalla Direzione Cia per favorire la promozione e commercializzazione dei prodotti agricoli dell’Isola, la necessità della modifica del Psr da presentare alle autorità competenti entro il prossimo 31 dicembre 2010, e la creazione da parte della Regione di creare un “fondo unico” per il finanziamento di progetti regionali di filiera realizzati in forma associata per gli agroalimentari siciliani.

Si tratta di un settore, secondo la Direzione Cia, che necessita di incentivi che favoriscano i processi di integrazione; di un controllo sistematico sulle merci extracomunitarie (dall’ingresso nel territorio regionale alla destinazione finale), sia dal punto di vista sanitario che del rispetto delle regole commerciali e degli accordi internazionali; dell’attuazione degli interventi previsti nella Finanziaria regionale 2010 per il settore agricolo, tra i quali la realizzazione del fondo assicurativo contro i danni atmosferici e le perdite di reddito, il ripristino del fondo per l’indennizzo alle aziende vitivinicole colpite dalla peronospora e l’aumento degli stanziamenti per la erogazione dell’aiuto per il caro gasolio.

giovedì 18 novembre 2010

CIA, VINO: a Palermo il IV forum nazionale sulla viticoltura. Commercializzazione e promozione del prodotto sui mercati esteri le ricette per superare la crisi. Presenti tutti i rappresentanti delle associazioni vinicole italiane.

L ’Aula magna della Facoltà di Agraria dell'Università di Palermo é stata oggi sede del quarto forum nazionale sulla viticoltura organizzato dalla Cia – Confederazione italiana agricoltori. Il forum ha affrontato, in oltre quattro ore di lavori serrati, gli aspetti legati alla commercializzazione e alla promozione del prodotto vinicolo facendo il punto sulle strategie da adottare per il suo rilancio.

A fare gli onori di casa è stato il presidente di Cia Sicilia, Carmelo Gurrieri, mentre ad intervenire sono stati tutti i “big” del settore vitivinicolo e dell'associazionismo dei produttori. Dopo i saluti ha preso la parola Salvatore Inghilleri, presidente della Cia di Palermo, secondo cui “é arrivato il momento di creare nuovi strumenti di partecipazione attiva e guardare ai mercati con una nuova strategia di marketing”.

Il reparto vitivinicolo italiano e siciliano - ha affermato al forum Diego Planeta, presidente di Assovini Sicilia - soffre ancora della insufficiente e in certi casi mancata valorizzazione dei propri prodotti. Questa è una delle tante ragioni che fanno sì che l’Italia sia un Paese che produce bene ma guadagna ancora troppo poco”. Per Riccardo Deserti, dirigente del Mipaaf “Bisogna impegnarsi per sfruttare le enormi possibilità del mercato vitivinicolo siciliano, risorse che potranno durare al massimo per altri tre o quattro anni. E’ necessario avviare attività di promozione, creare una strategia potente per l’inserimento nei mercati e per fare un vero salto di qualità”.

Per Gurrieri, infine, “in questo nuovo scenario economico e politico il rilancio non può’ che passare dal riordino di un sistema di produzione e commercializzazione ormai troppo vetusto. In Sicilia Occidentale, in particolare, devono fare quindi meglio le cantine sociali e le grandi realtà produttive che capitalizzano tutto il prodotto e che dovranno da subito puntare su una promozione e una commercializzazione più innovativa ed efficace”.

A chiudere i lavori, come da scaletta, i due assessori regionali presenti, di Sicilia e Veneto. Per Elio D’Antrassi, assessore regionale all’Agricoltura “la realtà produttiva siciliana vive il conflitto tra le filiere virtuose che riescono a rapportarsi al mercato e filiere non virtuose, incapaci di dialogarvi. Tali filiere rappresentano l’anello debole del mercato siciliano, in quanto non reagiscono e non applicano nessuna azione di marketing”.

Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale Cia, Giuseppe Politi secondo cui “la leva della futura politica per il settore vitivinicolo deve poggiare su precisi presupposti: correggere il malfunzionamento del mercato, sostenere le imprese e il loro adattamento alle condizioni di mercato, soprattutto nei momenti di crisi, promuovere lo sviluppo di iniziative che vedono la partecipazione della filiera sulla base di regole di governance diffuse”.

mercoledì 17 novembre 2010

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VINO, Il mondo dell'enologia si incontra a Palermo. “Commercializzazione e promozione: quali strategie”: il IV forum nazionale della CIA sbarca in Sicilia e dibatte su settore vitivinicolo e suo futuro.

Un confronto a tutto tondo sul settore vitivinicolo italiano. Sarà questo l'argomento trainante del IV Forum promosso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori che si svolgerà domani, 18 novembre a Palermo, con inizio alle ore 9.30, presso l’Aula magna della Facoltà di Agraria. Il forum affronterà gli aspetti legati alla commercializzazione e alla promozione del prodotto vinicolo e farà il punto sulle strategie da adottare per il suo rilancio. quali strategie”.

L'apertura dei lavori siciliani sarà affidata a Carmelo Guerrieri, presidente della Cia Sicilia. Dopo i saluti di Salvatore Inghilleri, presidente della Cia di Palermo, e di Giuseppe Giordano, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo, ci sarà la relazione introduttiva svolta da Domenico Mastrogiovanni, Dipartimento Agroalimentare e Territorio Cia. Seguiranno gli interventi di Stefania Chironi, Dipartimento Esaf Università di Palermo, e di Riccardo Deserti, dirigente delegato Dicor I ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

“La commercializzazione e la promozione diventano, in questo modo – spiega Carmelo Gurrieri, Cia Sicilia - due fattori fondamentali per l’intero settore vitivinicolo, specialmente nell’attuale momento congiunturale che sta attraversando la nostra regione”.

Dopo un primo dibattito il forum proseguirà con una tavola rotonda coordinata da Secondo Scanavino, vicepresidente nazionale della Cia a cui parteciperanno Maurizio Lunetta, vicepresidente della Cia Sicilia, Diego Planeta, presidente di Assovini, Lucio Mastroberardino, presidente dell’Unione italiana vini, Lamberto Vallarino Gancia, presidente della Federvini, Dario Cartabellotta, direttore dell’Istituto Vite e Vino Sicilia, Ruenza Santandrea, presidente del Gruppo Cevico. In scaletta gli interventi anche del neo assessore regionale siciliano all'Agricoltura, Elio D’Antrassi e di Franco Manzato, assessore all’Agricoltura della Regione Veneto. Regione vitivinicola questa di primaria importanza assieme alla Sicilia. Proprio ieri, i produttori delle due regioni, hanno siglato un gemellaggio con una visita presso le cantine e i territori del Bianco Alcamo Doc. Le conclusioni della giornata saranno tirate da Giuseppe Politi, presidente nazionale della Cia.

giovedì 4 novembre 2010

Sicilia protagonista di Slow Wine 2011, la nuova guida enologica di Slow Food

43 le cantine siciliane protagoniste di Slow Wine, la nuova guida enologica edita da Slow Food Editore appena presentata a Torino. Un lavoro, quello della preparazione della guida, che “ha richiesto più di un anno e mezzo”, spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia.

Tra tutte le province esplorate, spiccano quella di Catania, col particolare terroir dell'Etna che, possiamo dire, non si smentisce, e quella di Ragusa, anche se Palermo, Agrigento e Trapani fanno certamente la loro parte, senza dimenticare poi aziende di nicchia di Pantelleria e Lipari.

Agricoltura in crisi, la Confederazione siciliana lamenta l’indifferenza dei politici

«Avvieremo un urgente confronto con i vertici politici e istituzionali dei partiti siciliani sulla crisi agricola in Sicilia. Saranno avviati incontri bilaterali tra i vertici regionali dell'organizzazione e i segretari regionali e capigruppo all'Ars». È la decisione della Giunta regionale della Confederazione agricoltori siciliana, che si è riunita questa mattina per fare il punto sull'attuale stato di crisi del settore agricolo.
«Abbiamo costatato - dice il presidente Carmelo Gurrieri - la totale indifferenza manifestata dal governo nazionale di fronte alla drammatica crisi che da troppo tempo colpisce le aziende agricole. Ancora oggi, infatti, viene negata la proroga della riduzione dei contributi previdenziali, la riduzione delle imposte sui carburanti agricoli e gli altri interventi necessari per ridurre i costi di produzione. I tagli degli stanziamenti per l'agricoltura preannunciati dai governi nazionale e regionale con le rispettive leggi finanziarie, confermano il disimpegno degli esecutivi sulle difficoltà dell'agricoltura. Se non ci fossero risposte adeguate alla crisi del settore, la Cia è pronta a promuovere mobilitazioni e proteste» conclude Gurrieri.

Agrisicilia contro la contraffazione agricola

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l'ultimo numero di AGRISICILIA, dedicato all'agropirateria in Sicilia