giovedì 3 febbraio 2011

Cia e Confagricoltura: Stop al commissariamento dell’Aras. Si ritorni alla normalità amministrativa

“Finita l’emergenza. Via il Commissario e si governi l’Associazione allevatori siciliana in piena democrazia”

Le due confederazioni agricole regionali CIA e Confagricoltura chiedono in una lettera aperta inviata oggi ai vertici nazionali dell’AIA, Associazione italiana allevatori, e per conoscenza indirizzata anche al presidente Lombardo e all’assessore competente al ramo D’Antrassi, la fine di un commissariamento dell’Associazione regionale degli allevatori di Sicilia che ha esaurito i propri scopi ormai da tempo.

“Si tratta di un commissariamento che è diventato solo un freno al settore – spiegano Carmelo Gurrieri presidente di Cia Sicilia e Gerardo Diana di Confagricoltura - dove la mancanza di democrazia all’interno dell’organo di auto gestione degli allevatori limiterà lo sviluppo del settore zootecnico regionale anziché accelerare sulla sua ripresa”. Parole forti quelle dei due presidenti di confederazione indirizzate verso l’attuale commissario dell’Aras Alessandro Chiarelli accusato non dare spazio alle risorse professionali interne e di protrarre in maniera ingiustificata il commissariamento”.

“Le Organizzazioni Professionali Agricole, CIA - Confederazione Italiana Agricoltori e Confagricoltura della Sicilia – si legge in una nota - denunciano lo stato di disagio e di malessere di tanti allevatori associati a varie strutture provinciali dell’Associazione Allevatori della Sicilia a causa di una gestione commissariale regionale che mortifica il ruolo degli allevatori.

L’ingiustificato protrarsi del commissariamento dell’ARAS sta determinando un rapido processo di deterioramento dei rapporti tra allevatori e gestioni commissariali provinciali e regionale e alla dequalificazione dei servizi erogati dalla stessa ai propri associati”. Nessuna attività è stata avviata dall’attuale Commissario per iniziare il percorso di normalizzazione della vita democratica della struttura, nonostante rientri proprio nell’istituto commissariale la finalità di adoperarsi per il superamento delle cause che hanno portato alla nomina del commissario e restituire alla democratica gestione la vita dell’associazione.

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