venerdì 9 marzo 2012

Agricoltura siciliana in ginocchio

Dopo i blocchi stradali di gennaio, la manovra “salva Italia” del governo Monti che patrimonializza i beni strumentali utilizzati per la produzione, l’accordo tra l’ UE ed il Marocco, l’ultima mazzata è arrivata dal cielo: la scorsa notte una violenta grandinata ha sconquassato vaste aree della Sicilia orientale.

Chicchi grandi come noci hanno raso al suolo le coltivazioni orticole ed i frutti ancora pendenti. Danni anche agli impianti arborei, alle strutture irrigue ed a quelle viarie. La Confagricoltura siciliana ha già attivato le proprie strutture provinciali per una quantificazione dei danni che dalle prime segnalazioni sembrano essere molto ingenti.

Il Presidente Gerardo Diana ha intanto invitato gli agricoltori a fare le segnalazioni dei danni ai sindaci, agli ispettorati provinciali dell’agricoltura ed alle agenzie del territorio.

Per la gravità dell’evento, che rischia di compromettere anche l’andamento delle prossime campagne, la Confagricoltura chiede l’urgente convocazione di un incontro regionale al fine di valutare la situazione ed individuare tutte le possibili iniziative di soccorso.

“Sul fronte delle calamità naturali – conclude il presidente Diana – la Sicilia sconta un notevole ritardo nel campo delle assicurazioni agevolate, uno strumento che se opportunamente supportato e divulgato metterebbe gli agricoltori al riparo dalle avversità della natura e della burocrazia”.


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